“L’11 marzo del 2015 a Bologna, la signora Vera Guidetti si toglie la vita, dopo aver provocato la morte della madre che si trovava in una condizione di non autosufficienza. La signora Guidetti, di professione farmacista, prima di morire lasciava un biglietto dove accusava il procuratore aggiunto Valter Giovannini di averla trattata “da criminale” ed esprimeva la sua preoccupazione per come la sua vicenda sarebbe stata trattata dagli organi di informazione. Tutto ciò all’interno di una indagine giudiziaria condotta dallo stesso Giovannini che aveva interrogato per ore Vera Guidetti”.
E’ quanto scrive in una nota il senatore del Partito democratico Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani a Palazzo Madama.
“In ragione della grande emozione suscitata in città dalla vicenda – sottolinea l’esponente pd – e nella considerazione di atti e comportamenti del procuratore che avevano sollevato alcuni dubbi, avevo sentito il dovere, in quanto parlamentare, di presentare il 18 marzo 2015 una prima interrogazione al Ministro della giustizia. Non avendo ricevuto alcuna risposta il successivo 5 maggio presentai una nuova interrogazione. E, negli stessi giorni, un esposto alla Procura generale presso la Corte di cassazione. Da allora, e a distanza di oltre un anno dai fatti, nessuna comunicazione è giunta dal Ministero della giustizia. Nel frattempo, informalmente e reiteratamente, mi veniva annunciata una imminente risposta e, in qualche modo, veniva fatto intendere che non fosse emerso a carico del Giovannini, nulla di particolarmente critico. Tuttavia, è accaduto che, ai primi di gennaio di quest’anno si è avuta notizia che la Procura generale presso la Cassazione ha disposto un atto di incolpazione nei confronti di Giovannini. Dal Ministero della giustizia, invece, il silenzio è rimasto totale”.
“Trovo la cosa sconcertante (e ricorro al termine più equilibrato che il rispetto delle istituzioni mi suggerisce), in quanto la mancata risposta alle mie interrogazioni sembra rivelare un atteggiamento di indifferenza (ancora ricorro al termine più equilibrato) nei confronti di quella fondamentale prerogativa parlamentare che è l’attività di sindacato ispettivo; e rivela una gravissima sottovalutazione di una vicenda giudiziaria, nel corso della quale una persona si è tolta la vita.” Conclude l’esponente pd.


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