“Spiace che il settore sanitario, e ancora una volta proprio a ridosso della presentazione del DEF, sia oggetto dell’attenzione di studiosi, istituzioni e media solo per le sue pecche e non anche per i suoi meriti, solo per screditare e non anche per riconoscere l’impegno della grande maggioranza degli operatori che, quotidianamente e in solitudine, si adoperano per svolgere al meglio il proprio lavoro nelle strutture sanitarie, pubbliche e private”. Lo scrivono la senatrice Nerina Dirindin, capogruppo PD in commissione Sanità, e il senatore Amedeo Bianco in un articolo apparso su Quotidianosanità.it. In un passaggio successivo i due senatori aggiungono: “Spiace perché le dure parole pronunciate dal presidente Cantone, “terreno di scorribanda da parte di delinquenti di ogni risma”, sono state interpretate (e non vorremmo fossero anche utilizzate) come uno stigma della nostra sanità e non come espressione della sua maggiore esposizione a condizioni di rischio; la differenza è enorme e impegnativa per tutti, sui profili della prevenzione e del contrasto della illegalità”. E Infine concludono “Anche quando si affrontano temi spinosi e delicati come quello della corruzione – concludono i due senatori PD – dobbiamo farlo sempre senza remore e tentennamenti, ma con il rigore dei ragionamenti, la determinazione delle volontà e la sobrietà delle parole. Perché sono troppo forti gli interessi che vorrebbero mandare in soffitta la grande costruzione civile, morale e tecnica del nostro Servizio sanitario nazionale”.
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