“Conte ha saputo parlamentarizzare la crisi di Governo, precisando le incompatibilità e i conflitti di interessi politici ed istituzionali. Il contratto di governo è stato inefficace poiché è emerso l’interesse verso la convenienza di parte, evidenziato con fermezza financo accademica da Giuseppe Conte. Oggi si è capito il numero di forzature che il governo ha dovuto legittimare, il Parlamento sopportare e il futuro degli italiani patire. Durante il dibattito parlamentare è stato detto a chiarissime lettere che il ministero dell’Interno e’ stato usato prevalentemente per realizzare consenso elettorale, ovvero convenienza di parte, azzerando l’elevatissimo profilo istituzionale del Viminale, omettendo fondamentali e dovute collaborazioni istituzionali, evitando ogni riscontro anche alla Commissione Antimafia, come ha lamentato in Aula anche Il Presidente Nicola Morra”. Lo dice il senatore del Pd Luciano D’Alfonso.
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