“Il ministro dell’Istruzione Bussetti blocchi la distribuzione nelle scuole superiori, da parte del Comune di Verona, del libro-fumetto sulla tragica vicenda di Sergio Ramelli, esponente del Fronte della Gioventù, morto nel 1975 dopo essere stato aggredito da due militanti di estrema sinistra. Non sono in discussione la gravità e il chiaro giudizio negativo su questo drammatico fatto. Ma è chiaro che questa iniziativa, sponsorizzata con evidenza con una conferenza stampa dalla destra cittadina e da soggetti che recentemente hanno co-organizzato il convegno mondiale delle famiglie quale manifestazione di istanze omofobe, rientra nel disegno politico più complessivo di rivalutazione del fascismo, portato avanti dalla destra in questo Paese”. Lo dice il senatore del Pd Vincenzo D’Arienzo, che sulla questione sta presentando un’interrogazione parlamentare, sottoscritta da molti colleghi dem.
“Nel libro-fumetto che si vuole distribuire nelle scuole – prosegue D’Arienzo – Sergio Ramelli non viene ricordato quale vittima della violenza politica di quegli anni, ma la sua storia viene utilizzata per inoculare nei giovani il virus della bontà delle idee totalitarie e sanguinarie che il fascismo portava con sé. Non si comprende poi perché un Comune possa donare libri con una chiara connotazione politica alle scuole del Paese, né perché abbia deciso di ricordare un evento accaduto ad un cittadino milanese. E’ evidente quindi l’intento di strumentalizzare una vicenda e per questo, come senatori Pd, abbiamo chiesto al ministro Bussetti di intervenire immediatamente per impedire che la destra raggiunga l’obiettivo eversivo di rivalutare agli occhi dei giovani il fascismo”.

Segue testo interrogazione

Interrogazione a risposta scritta

al Ministro dell’Istruzione, dell’ Universita’ e della Ricerca

Premesso che:
è stato accolto un ordine del giorno presentato dal consigliere comunale di Verona, Andrea Bacciga, spesso al centro delle cronache per iniziative nostalgiche che ricordano il fascismo, con il quale invita la giunta ad “acquistare e donare ad ogni scuola superiore del Comune di Verona, almeno una copia del libro a fumetti sulla storia di Sergio Ramelli, di Marco Carucci, autore e editore dei libro, da conservare presso la biblioteca scolastica, in occasione dell’anniversario della morte di Sergio Ramelli il 29.04.1975”;
Sergio Ramelli, esponente del Fronte della Gioventù, venne ucciso il 29 aprile 1975 dopo essere stato colpito con spranghe un mese e mezzo prima, sotto casa propria a Milano, da due militanti dell’ultrasinistra;
il libro e l’iniziativa sono stati sponsorizzate con evidenza con una conferenza stampa dalla destra cittadina e da soggetti che recentemente hanno co-organizzato il convegno mondiale delle famiglie, nota manifestazione di raccolta delle espressioni omofobe;
l’iniziativa è stata salutata entusiasticamente dai quotidiani rientranti nell’area politica della destra e dell’estrema destra italiana. Peraltro, viene da interrogarsi se atti simili, ovvero la redazione di un libro/fumetto e la sua divulgazione, non siano anche iniziative che scimmiottano l’apologia del pensiero fascista;
non è in discussione la gravità dell’atto mortale compiuto nel 1975 e men che meno un giudizio a posteriori su quel tragico fatto;
recentemente il Prefetto di Milano ha vietato una manifestazione dell’estrema destra italiana in ricordo del giovane esponente del Fronte della Gioventù;
alla luce degli evidenti segnali politici rilevati, gli interroganti ritengono presente un disegno nazionale politico e culturale volto ad inquinare la coscienza civile italiana orientandone i convincimenti e la conoscenza attraverso la valorizzazione di personaggi e fatti che, seppure collocati dalla parte sbagliata della storia, ancorché vittime di violenza, vengono utilizzati come icone per rendere il pensiero fascista meno brutale di quello che in realtà è stato ed è;
Sergio Ramelli, quindi, non viene ricordato quale vittima della violenza politica di quegli anni, sulla quale la riflessione è sempre aperta, bensì – non casualmente attraverso un fumetto – per inoculare il virus della bontà di quelle idee totalitarie e sanguinarie che il fascismo portava con sè;
non si comprende in virtù di quale specifico potere statutario, un Comune possa donare libri – ed in particolare, quelli aventi chiara ed evidente connotazione politica – alle scuole del nostro Paese;
non si comprende neppure perché il Comune di Verona intenda ricordare un evento accaduto ad un cittadino residente nella città di Milano, se non per il fatto che l’attuale giunta in carica è composta da diversi soggetti politici della destra italiana, di provenienza Alleanza Nazionale e Movimento Sociale Italiano altro segnale chiaramente politico che connota l’operazione culturale in atto;
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;
se non ritenga opportuno ed urgente un intervento volto ad impedire che la politica ed il disegno della destra italiana raggiunga il proprio obiettivo, per certi versi eversivo, stante le idee che intende iniettare nei luoghi di formazione degli italiani;
quali altri percorsi intende avviare per impedire che fatti simili possano accadere in altre località del Paese.

D’Arienzo
Malpezzi
Rojc
Pittella
Sbrollini
Parrini
Astorre
Valente
Parente
Magorno
Margiotta
Fedeli
Boldrini
Cucca
Stefano
Ferrazzi


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