“Anteporre i problemi del Paese alle questioni politiche interne, anche per completare ciò che di positivo è stato compiuto in questa legislatura. Non abbandonare la strada di un’intesa per dare ai cittadini una legge elettorale coerente, priva di meccanismi che prefigurino fin da oggi l’instabilità, di cui il quadro economico non ha certamente bisogno, oppure le grandi alleanze. Evitare di cadere in un estenuante dibattito esclusivamente incentrato su sistemi elettorali e tempi del voto, perché i nostri territori aspettano risposte su temi come il lavoro, la sanità, la ricostruzione, la sicurezza, le piccole e medie imprese, il welfare. Sono questi gli obiettivi che una forza responsabile, quale è il Pd, deve assumersi in questo passaggio delicato per il Paese. Allontanare, poi, ogni tentativo di scorciatoie populiste che non rendono giustizia alla storia e alla vocazione del nostro partito, alimentando un sentimento di distacco dei cittadini dalla politica fondato, per altro, sulla mistificazione. Ribadiamo per questo, come fatto da altri colleghi, che i vitalizi sono stati aboliti nel 2011 e sostituiti, per i parlamentari alla prima legislatura, da una pensione calcolata secondo metodo contributivo. Non perdiamo di vista, inoltre, la necessità che la discussione sia legata all’urgenza di affrontare temi che ci appartengono e che sono la nostra identità: a partire dalle disuguaglianze fino all’estensione dei diritti, dalla certezza del lavoro alle questioni ambientali, dall’efficienza della giustizia alla ricostruzione come sfida da vincere per il futuro collettivo nazionale”. Lo affermano le senatrici del Pd Camilla Fabbri e Valeria Cardinali.


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