“Di Maio, tra un grido all’onestà e un altro, ha appena dichiarato che sul caso firme false a Palermo aspetta di vedere le carte. Ma nell’inchiesta siciliana ci sono già otto indagati e sembra che due di questi siano addirittura deputati. Cos’altro deve accadere perché dai vertici del Movimento 5 Stelle arrivi una seria presa di posizione? Chi ha fatto dell’onestà e della trasparenza una bandiera da sventolare nel vento del populismo, non può certamente tacere su una questione che attiene alla vita democratica del Paese. Quelle firme false hanno permesso a consiglieri regionali e a deputati siciliani di essere eletti. E’ bene che gli elettori del Movimento 5 Stelle inizino a conoscere la verità”. Lo afferma la senatrice del Pd Laura Fasiolo.


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