“È il momento di interrompere il monopolio maschile delle prime responsabilità, solo nella condivisione possiamo guardare con fiducia al futuro, solo con la condivisione possiamo superare il più profondo e trasversale dei gap che ci impediscono di crescere” lo scrive la senatrice Pd Valeria Fedeli in un articolo su Domani in cui, ricordando l’appello lanciato nel 2011 da “Se non ora quando”, a proposito della candidatura di Silvio Berlusconi al Colle scrive “è per queste stesse ragioni, per le stesse ragioni racchiuse nelle frasi citate all’inizio dell’appello del 2011 che credo che non si possa prendere in considerazione la candidatura di Silvio Berlusconi. Non faccio obiezioni di forma, convinta che in termini di legge ne abbia il diritto, né di ordine giudiziario, da ferma garantista.
È quello che ha rappresentato con il suo modo di intendere il Paese, la società, la cultura, i media, l’informazione, lo spettacolo, la politica che mi pare a dir poco del tutto fuori tempo, inadeguato alle sfide dei prossimi mesi e dei prossimi anni. Una figura come Berlusconi non può essere una carica apicale quando di fronte a noi c’è prioritaria la sfida dell’uguaglianza, di rendere società e democrazia più paritarie, non per le donne, ma per il futuro di tutto il Paese. Serve una figura come Sergio Mattarella – si legge ancora – con quelle caratteristiche di autorevolezza e unitarietà che servono per rappresentare tutte le italiane e gli italiani. Non mi interessa dire dobbiamo eleggere «una donna presidente della Repubblica», mi interessa valutare profili maschili e femminili con lo stesso sguardo attento al merito, alle esperienze e alle competenze”.


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