‘Convenzione sì o no? Innanzitutto, come Commissione Affari costituzionali sentiremo il ministro Quagliariello per capire qual è l’orientamento del governo sul punto. Se volete il mio parere, io sono una parlamentarista convinta. Credo che gli anni di elaborazione che abbiamo alle spalle, e anche il lavoro compiuto dal Parlamento nella scorsa legislatura, dicano che c’è un largo accordo su molte questioni. Resiste un punto politico, ovviamente centrale, per risolvere il quale non serve la Convenzione, ma è necessario un approfondimento parlamentare e il coinvolgimento di tutti i gruppi parlamentari per scegliere quale sarà la fisionomia del nostro ordinamento costituzionale del futuro’. Lo ha detto la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari costituzionali, ai microfoni del Tg Parlamento. Con la procedura parlamentare prevista dall’articolo 138 della Costituzione, mettendosi di impegno, il lavoro si potrebbe concludere in un anno? ‘Anche una legge che istituisse una Convenzione – ha risposto Anna Finocchiaro – dovrebbe soggiacere alle regole dell’articolo 138, quindi avremmo un ulteriore allungamento dei tempi. Io penso che, se davvero ciascuna forza politica assume questa questione delle riforme come centrale, visto che la legge elettorale è strettamente connessa a questa e conseguente, io credo che potremmo sfruttare al massimo i margini concessi dall’articolo 138 e quindi concludere, ovviamente senza fretta cieca ma con l’impazienza dettata dalla necessità, nel giro di un anno al massimo i nostri lavori’.

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