“Con la riforma costituzionale aggrediamo tre problemi. Il primo è la crisi del Parlamento, così come è stata definita in un dibattito lungo trent’anni, con la difficoltà di tradurre una decisione politica in legge. Avere una sola camera con competenza legislativa generale e avere un Senato che interviene nel processo legislativo solo per alcune leggi particolarmente significative, risolve questo aspetto”. Lo afferma la senatrice Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama a RaiNews24.
“Il secondo problema è che l’Italia ha avuto 63 governi in 70 anni perché un sistema bicamerale perfetto con due camere composte diversamente, rende più instabile il rapporto tra il Governo e la maggioranza. Questa riforma – prosegue – dà più stabilità nell’azione di governo e dunque anche al Paese. Si risolve infine anche il contenzioso tra Stato e Regioni che blocca anch’esso la decisione politica e la sua trasformazione in legge. Una camera che fosse rappresentativa delle istituzioni territoriali e un’altra che avesse competenza legislativa e la fiducia del Parlamento, del resto, è sempre stata una delle tesi dell’Ulivo”.


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