‘Nessuno nega che rispetto al testo della Camera la legge elettorale sia stata migliorata nella giusta direzione di un miglior bilanciamento tra esigenze di governabilità e rappresentanza. Da mesi, però, in tutte le sedi (gruppo del Pd, commissione e aula) abbiamo ricordato che esisteva un problema di straordinaria importanza per la democrazia: la modalità di scelta dei deputati perché il Senato sarà, ricordiamolo, di secondo livello’. Lo scrivono in una nota i senatori del Pd, Federico Fornaro e Carlo Pegorer.

‘Il sistema dei cento capolista bloccati, infatti, produrrà una Camera con una maggioranza di non eletti con le preferenze e quindi non scelti dai cittadini. Abbiamo proposto – continuano – soluzioni e modelli alternativi, che potevano unire il Pd e rispettare meglio anche la sentenza della Corte Costituzionale: si è preferito accettare il diktat di Forza Italia perché Berlusconi è unicamente interessato ad avere nel prossimo parlamento un manipolo di fedelissimi. Non si dica quindi che a causa nostra il Pd e’ stato costretto a cercare i voti di Forza Italia. C’erano tempi e modi per ricercare l’unita’ del partito – concludono i senatori del Pd – mentre è sotto gli occhi di tutti che questa legge e’ parte integrante del Patto del Nazareno, al pari dell’emendamento Esposito’.