‘Auspico che ci possa essere la maggior convergenza possibile sul nome di Sergio Mattarella. Abbiamo seguito un percorso nitido su cui si è formato un consenso che, partendo dalla responsabilità del Partito democratico, si sta allargando. Io guardo con grande favore alla scelta che il Nuovo centrodestra e Alfano hanno fatto di sostenere la sua candidatura, ma sarebbe importante, proprio perché la costituzione ci dice che il presidente della repubblica è il garante dell’unità nazionale che sul suo nome confluissero i consensi del più ampio arco delle forze politiche’. Lo afferma in una nota il senatore del Pd Miguel Gotor.

‘La questione legge elettorale e presidente della repubblica devono essere distinte, perché lo sono, e continueranno a esserlo. Oggi – continua – eleggeremo un presidente della repubblica che corrisponde a quel profilo di autonomia e autorevolezza che abbiamo richiesto e, se il nostro impegno al Senato ha contribuito ad arrivare a questa scelta non possiamo che esserne soddisfatti. Quanti sostenevano che con la nostra azione avremmo indebolito Renzi consegnandolo nelle mani di Berlusconi, si sbagliavano di grosso come i fatti stanno dimostrando. Per quanto riguarda la legge elettorale abbiamo posto solo delle questioni di merito come è nostro dovere di parlamentari fare. Dopo dieci anni di ‘Porcellum’ – conclude Gotor – penso che il prossimo parlamento non debba avere una maggioranza di deputati nominati. Ora il nostro testimone passa alla Camera che speriamo possa migliorare l’Italicum’.