“Finalmente con l’articolo contenuto nel decreto che amplia l’ambito dei soggetti beneficiari dell’indennizzo mensile in favore delle persone affette da ‘sindrome da talidomide’, recependo un emendamento approvato all’unanimità prima nella commissione Sanità del Senato e poi nella commissione Affari sociali della Camera, è stata data la risposta dovuta a chi ha avuto la disgrazia di nascere con malformazioni terribili come la focomelia, l’amimelia, l’emimelia”. Lo afferma la senatrice del Pd Manuela Granaiola, della commissione Sanità.
“Una risposta – sottolinea Granaiola – che va oltre i limiti temporali della data di nascita e subordina il riconoscimento al nesso causale tra l’assunzione del farmaco da parte della madre in gravidanza e le lesioni o infermità da cui è derivata la menomazione permanente. Naturalmente restano acquisiti i riconoscimenti già effettuati. Ora si tratterà di porre la massima attenzione nel definire, con il regolamento previsto, i criteri di inclusione o di esclusione delle malformazioni ai fini dell’accertamento del diritto all’indennizzo tenendo conto degli studi medico scientifici maggiormente accreditati nel campo delle malformazioni specifiche da talidomide”, conclude Granaiola.