“Il ricorso al Tar di M5s e Si sul quesito del referendum è soltanto un’ammissione di paura. Dopo due anni, migliaia di votazioni in Parlamento e la presentazione di 84 milioni di emendamenti su un testo che ha un titolo preciso, esponenti autorevoli di queste forze politiche scoprono ora che il quesito referendario richiama il titolo della legge di riforma? E’ un insulto alla loro intelligenza, oppure alla nostra. Un ulteriore arrampicarsi sugli specchi di chi non ha più argomenti”. Lo dice il senatore Claudio Martini, vicepresidente vicario del gruppo del Pd.


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