“Si parte con quattro relatori, con le audizioni che dovranno essere proposte entro mercoledì mattina della
prossima settimana, con la richiesta di non riproporre audizioni già
fatte alla camera. Insomma, partiamo”. Così all’Adnkronos Franco
Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Giustizia al Senato, dove è partito l’iter della legge sul fine vita già approvata alla Camera.
Uno dei 4 relatori, il leghista Simone Pillon che non è un grande
sostenitore della legge, è un problema? “No, non credo. La sfida che
abbiamo davanti è quella di dimostrare che il Parlamento, su un tema
così importante che interessa la vita di tante famiglie, è in grado di
fare riforme e non dipendere dalla Corte costituzionale. Questo è
l’impegno da prendere tutti. Quindi massimo della disponibilità a
discutere ma non sono ammissibili tentativi ostruzionistici o
dilatori”.
Che tempi si prevedono? “Credo che entro un mese si possano fare le
audizioni, esaurire la discussione generale, fissare il termine per
gli emendamenti e poi a partire dagli emendamenti, cercheremo di
trovare le soluzioni nel caso non si riesca ad approvare la legge”.
Quindi il Pd è disponibile a modifiche? ” Al Pd interessa affrontare
un problema concreto per i cittadini e al Pd interessa dimostrare che
la politica, su questi temi che riguardano i diritti civili, non può
dipendere dalla Consulta ma è in grado di fare le riforme. E se per
fare questo dovremo confrontarci con altri, lo faremo. Però devono
avere il nostro stesso obiettivo: approvare la legge”.


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