E il campo di confronto non è solo la forma di governo. Su nuova legge elettorale Parlamento gioca sua credibilità
‘Comincia oggi un percorso di confronto istituzionale e a nessuno è lecito accusare altri, sul piano dell’onestà intellettuale e politica, di voler arrivare ad uno stravolgimento della Costituzione. Ricordiamo, infatti, che il Parlamento e il popolo avranno, per fortuna e comunque, l’ultima parola’. Lo ha detto il senatore del Pd Giorgio Pagliari nel suo intervento in aula sul ddl riforme. ‘L’articolo 138 della Costituzione – ha proseguito Pagliari – viene modificato in due punti: si portano i 3 mesi a 45 giorni, nel senso che si riduce alla metà il termine. A questa modifica fa però da controbilanciamento la possibilità del referendum anche quando, in seconda lettura, vengono approvati i progetti di legge con la maggioranza dei due terzi. E credo che questa sia una grande garanzia costituzionale. Con il processo costituente si apre un campo di confronto che nasce dalla necessità di rendere il sistema più efficiente, non dimenticando che la democrazia è fatica e ha necessariamente i suoi tempi. Non si può semplificare tutto. Sulla razionalizzazione del sistema parlamentare si dovrà dunque discutere a lungo. E non dimentichiamoci che il campo di confronto non è solo la forma di Governo, che non costituisce neanche una pregiudiziale. La forma di Governo è una delle questioni che andranno affrontate, ma evitiamo l’errore di bloccarci su questo e di non andar avanti su altro se non troviamo la soluzione. Noi dobbiamo affrontare i Titoli I, II, III e V: è quindi necessario che si apra subito il confronto anche sulla riforma del sistema delle autonomie locali. C’è poi la questione molto importante della legge elettorale: su questo tema la riflessione che sta maturando, spinta dal Partito Democratico, porta a considerare la necessità di una modifica immediata, salvo poi cambiare di nuovo la legge elettorale al termine del processo costituente. Credo che su questo piano il Parlamento potrà aumentare la sua credibilità e mi auguro che trovi una soluzione per garantire ai cittadini il diritto di scelta sui parlamentari e la governabilità, nell’interesse complessivo della Nazione. Sarebbe questa – ha concluso Pagliari – la prima dimostrazione che il processo costituente è una sfida della responsabilità e non un rito’.

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