“L’appello di Decaro e la disponibilità di Bonaccini non restino lettera morta: i sindaci entrino tra i Grandi elettori per il Quirinale subito, sin dal prossimo voto”. Dario Parrini è il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato. Democratico, ex sindaco di Vinci, rilancia la proposta in una intervista sul sito di Repubblica. Per Parrini si tratta di una proposta innovativa “perché non sono mai stati presenti dei sindaci nelle 11 elezioni presidenziali tenutesi tra il 1955 e il 2015 con la partecipazione di delegati delle Regioni”. La presenza di alcuni sindaci nel più alto collegio elettorale della Repubblica “sarebbe un bel segnale istituzionale e politico, un riconoscimento significativo del loro ruolo sociale”. “Ritengo – aggiunge Parrini – sia fattibile perché, per tradurla in pratica, basta un moto di volontà politica, non serve nessuna riforma legislativa o costituzionale. L’articolo 83 della Costituzione è limpido: i delegati sono eletti “dai” consigli regionali, non “tra” i componenti dei consigli regionali”. “La disponibilità data da Bonaccini a fare un passo indietro per lasciare spazio a un sindaco o a una sindaca dell’Emilia-Romagna è un gesto politico di grande valore. Credo che il problema di assicurare una rappresentanza ai sindaci nel voto presidenziale del prossimo gennaio se lo debba porre non solo il Pd e il centrosinistra bensì in maniera paritetica entrambi gli schieramenti politici”. “Magari, ma è solo un’ipotesi che butto lì, raggiungendo sì – conclude Parrini – un gentlemen agreement in sede di Conferenza delle Regioni”.