“Come Pd siamo estremamente preoccupati per le notizie sempre più precise sugli attacchi web, dietro i quali si stanno palesando manovre oscure e torbide, rivolti al Capo dello Stato nella notte tra il 27 e 28 maggio. La preoccupazione è forte e le notizie sono sufficienti ad indurci a chiedere la presenza urgente del presidente del Consiglio in quest’aula, per riferire al Senato su quanto è accaduto, sulle iniziative che il governo intende intraprendere per fare chiarezza ed evitare che possa capitare di nuovo”. Lo ha detto nell’aula del senato Dario Parrini, capogruppo del Pd nella Commissione Affari costituzionali.
“Come tutti hanno potuto leggere – ha proseguito Parrini – la notizia relativa a questi attacchi è stata ricavata da un’ indagine dell’Fbi sui profili falsi di fabbricazione straniera, da parte di soggetti vicini ai servizi di sicurezza russi. Gli attacchi nei confronti del Presidente della Repubblica sono stati infamanti e gravemente intimidatori in un momento cruciale della vita politica nazionale. Il potenziale distorsivo di questi interventi sul web sul piano democratico è ormai sempre più chiaro. Attraverso i social media si può manomettere e inquinare la vita democratica di un paese, dobbiamo averne piena coscienza e fare assoluta chiarezza. In altre sedi il nostro partito ha chiesto un intervento del Copasir. La collega Quartapelle ha chiesto che il governo convochi l’ambasciatore russo. Noi facciamo nostre queste richieste e chiediamo anche che il governo dia un segnale di grande attenzione, il Capo dello Stato non può difendersi da solo in una vicenda che ha implicazioni di sicurezza nazionale e internazionale. Noi non siamo sovranisti, ma questa storia mette in discussione la salvaguardia della sovranità dell’Italia sul piano internazionale. Chi si dice sovranista – ha concluso Parrini – dovrebbe intervenire”.


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