Era il 5 gennaio e sembra un secolo fa
quando i Giovani Turchi, l’area del Pd guidata da Matteo Orfini,
annunciarono che avrebbero proposto formalmente alla Direzione dem,
fissata per il 13, il Mattarella bis. “Se ci sentiamo vincitori? Ma
no. E’ stata una vittoria del Paese e del Parlamento”, dice il
senatore Francesco Verducci all’Adnkronos.
“Come ha detto giustamente Letta, ha vinto l’Italia. Ci sono stati
molti tentativi di trasformare questo passaggio così importante in un
rodeo e siamo contenti di aver contribuito come Pd a un esito così
positivo per il Paese in un gioco di squadra, portato avanti con
grande lucidità, intelligenza e rispetto delle istituzioni. Quando il
Parlamento fa un scelta politica forte, che risponde tra l’altro a un
sentimento del Paese, è una grande giornata”.
Oggi Serracchiani ha detto che far crescere progressivamente i
consensi a Mattarella è stata una tattica, è così? “La spinta
parlamentare dal basso era reale e non costruita. C’era la convinzione
tra tantissimi parlamentari che bisognasse rivolgersi al presidente
Mattarella. C’era una consapevolezza molto forte e penso si debba una
menzione anche alla guida del gruppo 5 stelle fatto dalla senatrice
Castellone. Nella riunione di ieri mattina alle 8 dopo una nottata
drammatica, Letta ha usato un’espressione che a mio avviso raccoglie
il senso di questa settimana: lasciamo che si esprima la saggezza del
Parlamento. Una frase importante e indicativa”. Non solo Mattarella bis, i Giovani Turchi da sempre
sostengono il proporzionale e ieri Letta ha aperto a una riforma
elettorale. Si riuscirà a farla? “La vicenda del Quirinale ha
confermato che la cosidetta Seconda Repubblica è ormai consunta. E’ un
sistema che non sta più in piedi perchè non permette ai partiti di
rigenerarsi e raccogliere la spinta delle società. L’architettura,
figlia del sistema maggioritario, aggrava la crisi dei partiti, li
ostacola nell’esprimere identità forti perchè costretti dentro un
sistema di coalizioni forzose e inconcludenti e non è un caso che
proprio durante il maggioritario siano cresciuti a dismisura populismo
e antipolitica”.
“Oltre al fatto che dopo il taglio dei parlamentari è un obbligo
cambiare legge elettorale per rischio vulnus di rappresentanza
democratica. Io credo che il voto del Colle abbia dimostrato che le
coalizioni esistono solo sulla carta: il centrodestra esce sfasciato
ma tutti i campi hanno problemi. Anche il campo progressista che
vogliamo costruire, da Leu a Renzi e Calenda, ha al suo interno tante
cose diverse. Per cui spero che le forze politiche utilizzino questo
anno di legislatura per costruire una nuova stagione politica, di cui
sia levatrice una nuova legge elettorale. Da ultimo: un grande grazie
presidente Mattarella”.


Ne Parlano