‘La nuova versione dell’Italicum in discussione al Senato migliora di gran lunga il testo della Camera’. Lo ha affermato il senatore del Pd Francesco Verducci nell’aula di Palazzo Madama durante la discussione generale sulla riforma elettorale.

‘Tiene insieme governabilità, alternanza e rappresentanza, garantite dalle nuove soglie e dal ballottaggio. Soprattutto il premio alla lista (e quindi potenzialmente al partito) – continua – è un’innovazione decisiva per il nostro sistema politico e dobbiamo farne l’occasione per ricostruire nel nostro Paese una democrazia dei partiti, perchè senza soggetti collettivi rinnovati e partecipati non c’è autonomia e indipendenza della politica e sono maggiori i rischi dei condizionamenti esterni anche del malaffare. Molto spesso lo strumento di questo condizionamento sono le preferenze. Per questo trovo sbagliata la vertenza per reintrodurle portata avanti da una parte del Pd, e singolare che ad averne fatto una battaglia simbolica sia chi viene da una cultura politica che ne ha sempre diffidato’.

‘Bisogna fare in modo – ha concluso Verducci – di inserire nel cantiere costituente una legge sui partiti che regoli i rapporti con le lobby e i gruppi di interesse. E’ questo il tema decisivo oggi, non solo per il Pd, per cambiare davvero il Paese. Perchè serve rimobilitare energie e partecipazione e si ha estremo bisogno di partiti capaci di innovazione, apertura, cambiamento e non invece ripiegati in filiere personalistiche notabilari, dannose, conservative’.


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