“Abbiamo bisogno di una legge elettorale che coniughi governabilità e rappresentanza, tenendo conto di ciò che non ha funzionato in questi anni. Per questo non penso la soluzione sia il ritorno al premio di coalizione. Il premio alla coalizione è uno dei lasciti fallimentari della ‘seconda repubblica’, tutta imperniata su un ‘bipolarismo coatto’ che ha inflazionato il sistema politico di partitini personalistici. Va scongiurato il rischio di tornare a coalizione spurie e rissose, incapaci di terminare tra il ’94 e il 2013 una legislatura senza crisi di governo. Per questo lo scorso ottobre con altri colleghi ho presentato una proposta di legge che modifica l’Italicum togliendo il ballottaggio e dando un premio di governabilità alla prima lista/partito (premio che evita il rischio di grandi coalizioni forzose). Una legge che spinga la costruzione di grandi partiti popolari a vocazione maggioritaria, come il Pd ha l’obiettivo di essere sin da quando è nato per dare all’Ulivo una soggettività di forza-partito. Sarebbe un errore tornare indietro e rinunciare a quell’obiettivo, assolutamente centrale anche con un sistema proporzionale. Per questo serve una legge che premi i partiti più rappresentativi, ma senza il rischio di autosufficienza o sovra-rappresentazione. Il proporzionale ha bisogno di grandi partiti e non di frammentazione. Guai se il Pd smettesse di fare il Pd e si tornasse ai tempi dei Ds e della Margherita, di Mastella e di Turigliatto”. Lo dichiara il sen. Francesco Verducci, vicepresidente Pd della commissione di Vigilanza.


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