Non è certamente la norma principale della riforma. Immunità presente in quasi tutti ordinamenti democratici
‘Bisogna assolutamente evitare che una discussione sull’ipotesi immunità per i membri del nuovo Senato faccia rallentare la riforma’. Cosi’ Luigi Zanda, capogruppo del Pd a Palazzo Madama, in un’intervista rilasciata oggi a Il Sole 24 Ore. E spiega che quella sull’immunità ‘non è certamente la norma principale della riforma. D’altra parte forme di immunità sono presenti in quasi tutti gli ordinamenti democratici, anche per Camere elette con sistema di secondo livello: è così in Francia, Belgio e Spagna. Io sono favorevole alla soluzione che demanda la decisione alla Consulta sia sull’immunità sia sui titoli di accesso al Parlamento. Lo scandalo non è l’immunità dei parlamentari, quello che è scandaloso è l’uso che il Parlamento ne ha fatto in molte circostanze. Capisco che una soluzione del genere appesantirebbe il lavoro dei giudici costituzionali, ma ne guadagnerebbe molto la democrazia parlamentare’. Il presidente dei democratici al Senato spiega poi che sulla riforma del Senato: ‘La discussione e il dibattito ci sono stati, lunghi e approfonditi. Il Parlamento deve prendersi le sue responsabilità. Il Parlamento non vive in una bolla, deve tener conto che i tempi legati ai bisogni del Paese sono scaduti da molti anni’. Sulla sostituzione di Corradino Mineo in Commissione I spiega: ‘Premetto che io sono andato in prima commissione al posto di Minniti, Mineo era supplente di Minniti. Era assolutamente necessario, vista la delicatezza e l’importanza della materia trattata, che i commissari fossero tutti titolari: da qui le tre sostituzioni. C’è poi l’esigenza che, per quanto possibile, le commissioni rispettino le stesse proporzioni dell’Aula, fermo restando il più completo rispetto dell’articolo 67 della Costituzione’. In merito all’Italicum, che approderà in Senato dopo la riforma, Zanda si augura che ‘ venga salvato il ballottaggio, che vengano abbassate le soglie di ingresso e alzata quella deldel 37 e che venga introdotta una seria alternanza di genere’. E conclude: tra le preferenze e i collegi? ‘ Io preferisco i collegi’.

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