Occorre una profonda riflessione sul problema della ristrutturazione dei debiti delle aziende agricole, che in molte regioni italiane, soprattutto meridionali, è divenuto di estrema urgenza, in grado di paralizzare l’attività delle stesse aziende, impedendo la loro crescita in un momento di importanti affermazioni delle nostre produzioni nei mercati internazionali.
Occorre capire come mai le banche non rispondano alle esigenze del settore agroalimentare che registra una importante crescita, così come è stato denunciato nel corso di un recente convegno di Confagricoltura Calabria.
Occorre quindi un’intesa, un piano di interventi, da parte del governo in sintonia con le regioni e i principali Istituti di credito.
Occorre anche ricordare che le più importanti banche italiane avevano già sottoscritto nel 2016 un impegno con il governo per immettere nel settore agricolo importanti risorse finanziarie. Ma non conosciamo gli esiti di quell’impegno .
Dopo 10 anni di crisi economica e di profonda recessione, il tema della ristrutturazione dei debiti delle aziende agroalimentari è diventato un’emergenza.
Chiederò al Ministro delle Politiche agricole di riferire in Commissione al fine di studiare le modalità di intervento.


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