‘La Carta di Milano presentata ieri dal ministro Martina è un’iniziativa molto importante che mette al centro il diritto al cibo, ma anche all’energia, il rispetto della terra, del mare e della biodiversità. Sarà un documento di impegno fatto da singoli cittadini, istituzioni, associazioni, governi per salvare il pianeta e garantire un equo accesso al cibo per tutti’. Lo afferma la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
‘Già un anno fa il Senato aveva approvato una mozione che andava proprio in questa direzione: un patto globale per il cibo basato sui alcuni precisi impegni. Tra questi, contribuire al monitoraggio internazionale e proporre l’adozione di piani nazionali contro lo spreco alimentare; assicurare l’accesso ai mercati dei piccoli produttori agricoli per garantire a tutti l’accesso al cibo secondo gli obiettivi Onu e promuovere modelli nutrizionali attenti all’impatto sulla salute e sull’ambiente. Ma la crescita dello squilibrio tra risorse esistenti e una popolazione mondiale in costante e forte aumento si intreccia con ulteriori criticità, connesse ai cambiamenti climatici, ad una gestione non oculata delle risorse idriche, al consumo di suolo agricolo sottratto alla produzione di cibo, ai problemi di approvvigionamento energetico, alla crescente occidentalizzazione delle diete che conduce a sostituire, in misura sempre maggiore, l’alimentazione a base di proteine vegetali con quella a base di proteine animali. Tutte questioni – conclude la senatrice del Pd – contenute nella mozione approvata al Senato e poi messe al centro del documento finale di Expo 2015’.

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