“Ieri in commissione Agricoltura del Senato è stato incardinato il decreto legislativo in materia di foreste e filiere forestali. Le cooperative forestali, di cui principalmente si parla nel testo, sono una precondizione per vivere e fare impresa agricola in montagna: esse garantiscono occupazione, sistemazioni idraulico forestali, ma anche turismo, educazione ambientale e molti altri servizi. C’è però una norma attualmente contenuta nel decreto che rischierebbe di compromettere la sopravvivenza di realtà che fanno capo a interi Paesi, che il nostro crinale ben conosce e apprezza”. Lo rende noto la senatrice del Pd Leana Pignedoli.
“Nel testo, infatti, le cooperative agricole vengono equiparate ad imprese solo nel caso in cui forniscano servizi forestali ‘in via esclusiva’. Sui nostri territori – prosegue – abbiamo moltissimi esempi di realtà che operano ogni giorno per far sì che la montagna sia adeguatamente curata e non lo fanno in via esclusiva proprio perché la loro multifunzionalità è un valore per tutto il territorio. Per questo come Pd stiamo già lavorando alla proposta di modifica al testo e ci faremo promotori in tutte le sedi opportune affinché questa stortura venga eliminata. Pensiamo anche  – conclude Pignedoli –  alla Conferenza Stato-Regioni che auspichiamo chieda di ripristinare la dicitura originaria che prevedeva cooperative che intervengono ‘in via principale’, ma non ‘esclusiva’”.


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