“La carenza dei fertilizzanti potrebbe determinare un aumento del prezzo dei cereali con ripercussioni sul costo di pane e pasta, gli agricoltori sono giustamente preoccupati. Si devono indirizzare le politiche europee verso azioni che evitino una pesante dipendenza da Paesi a rischio in settori strategici come quello agro-alimentare e assicurare la maggiore autonomia possibile all’Italia”.Lo chiede la senatrice Tatjana Rojc (Pd) in un’interrogazione al presidente del Consiglio dei Ministri, al ministro degli affari Esteri e al ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. L’iniziativa prende spunto dagli allarmi delle associazioni di categoria e l’avvio di una mobilitazione generale, anche in Fvg nei prossimi giorni, a seguito della decisione presa dalla Russia lo scorso 2 febbraio di vietare l’esportazione del concime che viene utilizzato per la fertilizzazione dei campi del Fvg e in generale della Pianura Padana. Nella sua interrogazione la senatrice evidenzia che “il comparto agricolo risulta già pesantemente colpito dagli aumenti del costo del carburante e la situazione è aggravata dall’embargo della Russia sui fertilizzanti” e chiede “quali iniziative il GOVERNO intenda attuare per consentire agli agricoltori di avere a disposizione concimi azotati a prezzo sostenibile”. Secondo Rojc, dunque, “il GOVERNO dovrebbe avviare un’azione diplomatica concertata con i Paesi Ue per assicurare nell’immediato le necessarie forniture di fertilizzanti mentre è prossima la cosiddetta ‘ripresa vegetativa’, un periodo cruciale per la produzione di grano e frumento”.


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