“La cessione di strumenti militari è una scelta sofferta e complicata, che tocca la nostra identità più profonda. Siamo consapevoli che la pace non sia una conquista per sempre, ma vada preservata giorno per giorno con tenacia” Così il senatore del Pd Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in Commissione Affari Esteri, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del Presidente Draghi sulla guerra in Ucraina. “Noi ci approcciamo con grande cautela a questa decisione – sottolinea Alfieri – e ci muoviamo in queste ore drammatiche nel solco dell’art. 11 della Costituzione che ripudia la guerra come offesa e dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite: al popolo ucraino, aggredito militarmente da una potenza nucleare, dobbiamo permettere di esercitare il diritto alla legittima difesa e di proteggere se stessi e i propri familiari. Lo faremo limitatamente ad una fase straordinaria e non a cuor leggero”. “Al presidente Draghi diciamo che non è più rinviabile un’iniziativa per una politica estera e di difesa Comune, valorizzando la compattezza costruita in queste settimane dai Paesi europei, a partire da Germania , Francia e Italia”.


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