“Mi aspetto che Giuseppe Conte cambi
registro sennò mette a rischio la costruzione dell’alternativa alla
destra”. Alessandro Alfieri, senatore Pd di area riformista, parla
così all’Adnkronos delle tensioni con i 5 Stelle. E accusa il leader
M5S di “operazione mistificatoria” ovvero quella di mettere insieme
“casi di trasformismo da condannare senza se e senza ma” con il
percorso di “amministratori locali che hanno consenso perché hanno
governato bene. Fare di tutta l’erba un fascio, è inaccettabile”.
Senatore Alfieri, Giuseppe Conte può ancora essere considerato un
potenziale alleato per il Pd? “Il tema è l’atteggiamento di Conte. Un
conto è la fisiologica competizione verso le europee, un conto è
superare la linea rossa… Se si va oltre, se si esagera, questo
rischia di pregiudicare la costruzione di un’alternativa credibile
alla destra di Giorgia Meloni”, avverte Alfieri.
Conte ha esagerato? “Quella di Conte è un’operazione mistificatoria.
Un conto sono casi di trasformismo, su cui il Pd fa bene a tenere alta
la guardia e a utilizzare tutti gli strumenti per impedire che finte
formazioni civiche vadano ad inquinare la nostra comunità. Un conto
sono i percorsi di amministratori locali che hanno consenso e
radicamento perché hanno governato bene. E’ inaccettabile fare di
tutta l’erba un fascio. Persone incensurate, che non hanno mai
ricevuto un avviso di garanzia si sono viste sbattute sui giornali
come cacicchi locali. Noi non possiamo accettare la delegittimazione
di un’intera classe dirigente. E bene ha fatto Schlein a metterlo in
chiaro a Bari e noi continueremo a rispondere colpo su colpo”,
assicura il senatore C’è una questione morale nel Pd? “Se ci sono degli
episodi -spiega Alfieri- è giusto che il Pd prenda tutte le decisioni
necessarie per colpire coloro che non hanno rispettato le regole e
hanno tradito la fiducia dei democratici. Ma si tratta di
responsabilità personale. Non si può generalizzare adombrando la
correità di tutta la comunità democratica”.
Schlein dice che deciderà lei sulle liste per le europee. Che ne
pensa? “Siamo tutti impegnati per far fare il risultato migliore
possibile al Pd aprendoci alla società civile e con liste che facciano
sentire tutti protagonisti. Il Pd è un partito plurale e la segretaria
sa che c’è una sola strada: quella di mettere in campo candidature
credibili e radicate che hanno dimostrato di saper ben lavorare a
livello locale, a Roma e a Bruxelles”, conclude.


Ne Parlano