“La destra ha vinto ed è evidente. Ma il Pd ha retto e da qui si può ripartire perché non c’è alternativa alla destra di Meloni che si possa costruire senza la centralità del Pd. Adesso a noi spetta riorganizzarci rispetto allo sbandamento degli
ultimi mesi”. Alessandro ALFIERI, senatore Pd e coordinatore della
mozione Bonaccini sui territori, commenta così il risultato del voto
all’Adnkronos.
E’ stata respinta l’opa di M5S e Terzo Polo sul Pd? “Spero che la
lezione, il messaggio sia arrivato forte e chiaro a Conte e Calenda:
non si può prescindere dal Pd per costruire l’alternativa a Meloni e
noi siamo pronti a farlo a partire dalle aule parlamentari”.
L’astensionismo ha colpito un centrosinistra che si è presentato
diviso? “L’astensionismo ha colpito tutti ma se il Pd ha avuto un
risultato migliore rispetto a quello delle politiche è perché per lo
meno da parte nostra c’è uno sforzo ad allargare. Certo, errori sono
stati fatti anche in casa nostra. Ma adesso dobbiamo voltare pagina”.
Quanto sarà dura per Bonaccini, se sarà segretario, rimettere in sesto
il Pd e uno schema di gioco? “Non bisogna avere l’ansia di recuperare
tutto e subito. Sarà un percorso lungo ma noi abbiamo l’energia di
tante e tanti dirigenti cresciuti nel territorio che possono essere
protagonisti di una nuova fase. Una classe dirigente che vince e che
ora va messa alla prova. E giusto anche che la ruota giri”.


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