“Riconosciamo al ministro Crosetto di aver tenuto una posizione inappuntabile su quanto è successo tra Israele e Libano, anche nelle modalità che hanno previsto il coinvolgimento di tutti i 16 paesi europei interessati alla gestione del settore ovest. Lo stesso non si può dire del ministro degli esteri, che ha sbagliato a non coinvolgere il collega spagnolo nella dichiarazione a quattro, anche perché gli spagnoli guidano Unifil, e della Premier Meloni, che ben ha fatto all’inizio con la dichiarazione a tre con Macron e Scholtz, ma che poi anche martedì in Aula non ha preso una posizione di netta condanna verso Netanyahu. Bisogna essere conseguenti. Ci auguriamo che il ministro Crosetto possa portare queste parole equilibrate anche in Consiglio die ministri”. Lo ha detto il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo del Pd nella Commissione Esteri e componente della segreteria nazionale dem, nel suo intervento in Aula sulle comunicazioni del ministro Crosetto.
“Si è superata la linea rossa – ha proseguito Alfieri – e a un paese amico come Israele abbiamo il dovere di non limitarci a dire, nelle sedi internazionali, che i caschi blu non prendono ordini, ma di prendere una posizione che abbia anche un valore simbolico. Astenersi all’assemblea Onu non è stato un bel segnale. C’è bisogno che l’Ue sia unita e noi abbiamo rotto il fronte. L’Italia conta se il multilaterale funziona. In un momento in cui c’è un attacco al multilateralismo e al diritto internazionale abbiamo il dovere di essere molto netti. E poi occorre fare una riflessione sulle condizioni di sicurezza nell’area. Per capire come proseguire al meglio il nostro impegno nelle missioni internazionali in quei territori. In questo contesto , a nome del gruppo Pd, esprimo solidarietà e vicinanza alle donne e uomini del contingente Unifil. La distanza tra le finalità del mandato della risoluzione 1701 e le regole di ingaggio per i caschi blu che devono farla rispettare è evidente. L’Italia deve farsi promotrice di un’iniziativa in sede ONU per rendere credibile ed efficace la presenza dei caschi blu in Libano. E in maniera indiretta anche quella del nostro Paese che ha sempre esercitato un ruolo di equilibrio e di dialogo in quell’area”.


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