“Una battaglia enorme, ma che non ci fa paura.
Il Partito democratico è il più grande partito del
centrosinistra, dell’opposizione. Lo abbiamo fatto
in passato: mobiliteremo donne e uomini dem ma non solo, di
tutti gli altri partiti dell’opposizione, sindacati, forze
sociali e associazioni unite per fermare questa riforma che
spacca il Paese”. Lo ha detto Alessandro Alfieri, senatore e
responsabile nazionale riforme del Pd parlando con i giornalisti
a Lamezia Terme a margine di un’iniziativa per illustrare la
proposta del referendum contro la legge sull’autonomia
differenziata.
“Io vengo da Varese – ha aggiunto Alfieri – e sono
consapevole che si creano anche 20 sistemi diversi come 20 sono
le regioni, generando un gran casino per le imprese e per le
famiglie. Da segretario regionale schierai il partito non a
favore dell’autonomia differenziata quando ci furono i
referendum in Lombardia e in Veneto perché avevo capito e
avevamo capito che creare 20 sistemi differenti penalizza
soprattutto le imprese”.
“Non è con i pannicelli caldi – ha aggiunto il parlamentare
dem – che noi risolviamo il problema. Questa autonomia
differenziata, così com’è fatta da Calderoli, non ha in mente di
affrontare il tema dell’autonomia differenziata ma di spostare
più quote di soldi di compartecipazione finanziaria al Nord,
creando divisioni nel Paese. Questo è il punto centrale su cui
Occhiuto, deve darci delle risposte. Si può fare la battaglia
con noi, noi siamo disponibili, non ci interessa farla di parte,
ci interessa mettere al centro gli interessi del territorio e
dell’Italia, e in questo momento questi interessi passano ad
affermare l’autonomia differenziata”. “Noi sappiamo benissimo –
ha concluso Alfieri – che è difficile quando si fa parte di una
maggioranza di governo nazionale prendere scelte differenti,
però se uno ha davvero a cuore il proprio territorio, la propria
comunità, a volte può anche strappare e speriamo che Occhiuto
sia coerente con le parole che ha detto e scelga non la parte
politica e la tenuta della maggioranza a livello nazionale, ma
le esigenze del suo territorio”.


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