“Ancor più degli attacchi ‘telefonati’ in Iran preoccupa il rischio che la destrutturazione dei cardini del diritto internazionale, la delegittimazione delle istituzioni multilaterali e lo sdoganamento del linguaggio violento impressi da Trump producano minacce asimmetriche”. Lo ha detto in aula il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo PD in commissione Esteri, che ha aggiunto: “Può darsi che si arrivi alla tregua, forse anche alla pace, ma la situazione di instabilità e di caos che si sta creando nella comunità internazionale può creare il terreno fertile per le azioni di lupi solitari, cellule dormienti e di organizzazioni terroristiche, anche non legate all’Iran; non vogliamo rivivere una fase drammatica che abbiamo già vissuto in Europa”.
“Per questo – ha proseguito il parlamentare dem – serve una soggettività europea sui temi della difesa e della sicurezza del nostro continente, analoga a quella che sta negoziando con una voce sola sui dazi arginando il clima di incertezza e confusione alimentati da Trump. Chiamare il progetto per garantire la sicurezza del nostro continente ReArm EU è stato un errore. Servono un racconto e una narrazione diversi. È completamente fuori dalla realtà parlare in maniera semplicistica di 5%, di 80 miliardi aggiuntivi che equivalgono a molto di più di quando spendiamo per la formazione e l’istruzione e a due terzi di quanto investiamo nella sanità. Servono invece più investimenti per costruire la difesa europea, maggiori strumenti per far collaborare le industrie dei Paesi europei, garantire l’interoperabilità dei sistemi ed evitare duplicazioni di costi. In questo senso, Presidente, siamo disposti a dire agli americani che spenderemo di più in acquisti e programmi in ambito comunitario comprando meno dalle industrie degli Stati Uniti? Questa – ha detto ancora il senatore PD – è la sfida che un partito serio deve fare in Europa. Ci assumiamo la nostra quota di responsabilità per garantire la sicurezza e la difesa del nostro continente, ma lo facciamo per costruire la difesa europea, non per alimentare i sistemi nazionali. Come diceva De Gasperi, il sogno di una difesa comune che mettesse insieme chi si era combattuto nelle guerre mondiali è quello che serve per costruire l’Europa politica. Solo con la fine dei nazionalismi che hanno portato ai conflitti potremo affrontare le sfide che ci attendono e costruire condizioni per una pace duratura”, ha concluso Alfieri.