“Al ministro Fitto e al governo dico: diteci quali sono i progetti del Pnrr che volete rivedere, vorremmo finalmente, di grazia, sapere quali progetti verranno cambiati, per capire il da farsi insieme ai sindaci che hanno costruito partnership sui territori. Entro il 30 aprile devono dircelo, per lo meno chiarire cosa si farà con i 2,7 miliardi del Repower Eu. Decidano se venire in Aula o nelle Commissioni, ma devono confrontarsi in Parlamento con l’opposizione, come hanno fatto sia Conte che Draghi”. Lo ha detto il senatore Alessandro Alfieri, responsabile nazionale Pd riforme e Pnrr e capogruppo del Pd in Commissione Esteri, parlando in Aula in dichiarazione voto.
“Non invidiamo il compito del ministro Fitto e capiamo le difficoltà – ha detto ancora Alfieri – ma 6 mesi sono già un bel periodo per capire la direzione di marcia che legittimamente maggioranza e governo vogliono intraprendere. A Bruxelles conta di più dei singoli provvedimenti la credibilità di un Paese, se si è capaci di mantenere le promesse e di centrare gli obiettivi. Come Pd abbiamo esaminato questo decreto con senso di responsabilità e quei 18 emendamenti approvati non sono una concezione alla minoranza per poi silenziarla in Aula, perché noi rivendichiamo il diritto-dovere dell’opposizione di vigilanza e controllo sull’azione della maggioranza. Abbiamo l’orgoglio dei protagonisti, i 190 miliardi di cui parliamo sono stati ottenuti da Gualtieri, Amendola e Conte. Cosa hanno portato questa maggioranza e questo governo dall’Europa? Il cambiamento della governance introdotto con questo decreto avrà bisogno che siano costruiti i necessari equilibri al Mef e siamo preoccupati dei ritardi. Ma accanto alle critiche avanziamo due proposte, questo è il nostro metodo. La prima è di recuperare le linee guida previste dall’articolo 47 che ha introdotto deroghe alla clausola del 30 per cento di occupazione femminile, deroga abusata. La seconda riguarda l’istituzione di una bicamerale per l’investment review, per verificare l’impatto degli investimenti, i milestone, le tappe intermedie. L’interesse del Pd per il successo del Pnrr e quindi del Paese – ha concluso Alfieri – non verrà mai meno”. 


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