“Dopo mesi di proclami e annunci roboanti, la montagna ha partorito il topolino. Il piano Mattei, che oggi la maggioranza ha approvato al Senato, è l’ennesima dimostrazione che il solo intento di questo governo è quello accentrare il potere a palazzo Chigi con l’ennesima unità di missione. Un piano completamente privo di risorse. Senza un approccio multidimensionale, che tenga insieme cooperazione economica e formazione, cooperazione allo sviluppo e dialogo culturale. Un piano senza visione multilaterale, che limita le competenze dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e al Ministero degli Esteri”. Lo dice il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo in Commissione Esteri e responsabile Pnrr e riforme nella segreteria Pd, intervenuto in dichiarazione di voto in Aula. “Un’impostazione autarchica, quella del piano Mattei – prosegue Alfieri – inadeguata ad affrontare le sfide epocali che abbiamo con il continente africano, per la quale invece sarebbe necessario un profondo coordinamento con la Commissione europea e i principali Paesi UE. Un piano che ha paura di coinvolgere i Comuni, protagonisti della cooperazione decentrata, e le comunità africane presenti in Italia, ponte verso il sud del mondo. Hanno scomodato un personaggio illustre, che ha segnato una parte della storia industriale di questo paese, per consegnarci un documento privo di strategia, investimenti e risorse”.


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