Alessandro Alfieri, responsabile Riforme del Pd: c`è tensione tra voi e Conte.
«Io sono uno di quelli che ritiene che per le politiche occorra lavorare con tutti i soggetti alternativi al governo Meloni. Sarà un percorso lungo. Ma bisogna costruire già adesso le condizioni di un rispetto reciproco».
Conte vi chiede di fare fuori i cacicchi se volete collaborare con lui…
«Si sta oltrepassando una linea rossa. E stata fatta un`operazione mistificatoria, mettendo sullo stesso piano persone indagate – e comunque siccome siamo garantisti aspettiamo a emettere verdetti – e persone che non hanno processi pendenti e che sono state messe alla berlina per il solo fatto che, avendo lavorato bene nei Comuni e nelle Regioni, hanno consenso. Amministratori capaci che non meritano di essere definiti cacicchi».
Comunque anche voi siete corsi ai ripari con codici etici e quant`altro.
«Quelli che sbagliano o mettono in campo operazioni trasformiste, che molti di noi peraltro hanno sempre denunciato, vanno sanzionati senza se e senza ma e occorre tenere sempre alta la guardia, ma non possiamo permettere che venga delegittimata un`intera classe dirigente per il solo fatto che è radicata nel territorio. Non lo possiamo accettare».
E secondo lei la segretaria come ha reagito?
«La segretaria a Bari ha detto chiaramente che questo per noi è inaccettabile, ora però dobbiamo rispondere colpo su colpo perché bisogna condannare con nettezza gli episodi che inquinano la nostra comunità democratica, ma bisogna avere altrettanta nettezza nel difendere i nostri amministratori locali quando vengono ingiustamente attaccati. Ripeto, serve rispetto reciproco se si vuole costruire un percorso comune dopo le Europee. Comprendo che «competition is competition», è fisiologico. Il problema sorge quando si va oltre e si finisce per delegittimare un`intera comunità».
A suo avviso Schlein non potrebbe utilizzare la polemica sui cacicchi per rinnovare la classe dirigente?
«Il rinnovamento a sinistra è arrivato spesso dai territori, con amministratori credibili perché hanno dimostrato di dare risposte efficaci alle difficoltà quotidiane delle proprie comunità».
Non teme che Conte polemizzerà con voi anche dopo le Europee per contendere ai dem la leadership della coalizione che verrà?
«Il Pd non ha nulla da temere, eserciterà la sua funzione guida perché è chiaro che non siamo autosufficienti, ma allo stesso tempo nessuno può pensare di costruire un`alternativa a Meloni senza di noi».


Ne Parlano