“Io non penso che serva un congresso. Serve, invece, registrare un metodo di confronto quando ci sono questioni più critiche, in cui tutti possono portare il proprio punto di vista dandoci i tempi necessari”. Lo dice all’Huffpost Alessandro Alfieri, senatore e coordinatore di Energia popolare, la minoranza Pd. “Se vogliamo chiudere questa pagina e guardare avanti, non serve rimproverarsi reciprocamente. Guardiamo avanti, e alle ragioni che ci uniscono. Costruiamo una posizione comune in vista del passaggio parlamentare” di martedì, con le comunicazioni della premier sul consiglio Ue “con un documento solido in Parlamento. Io mi confronto molto e positivamente con una parte del gruppo dirigente ristretto, e in tantissimi casi mi sono fatto carico personalmente di trovare punti di sintesi. Ci sono momenti particolari in cui è richiesto un supplemento di riflessione da parte di tutti. Ci sono tutte le condizioni per un lavoro politico ordinato. Anzi, Faccio un appello per evitare rappresentazioni caricaturarli. Rifuggo personalmente dall’idea che se uno ha una sensibilità pacifista, sia bollato come filo putinista. Allo stesso modo come chi dice che bisogna investire di più in difesa, non può essere rappresentato come un guerrafondaio bellicista. Non è accettabile”. In vista di martedì “ci sarà un momento di confronto nei gruppi parlamentari. Mi sembra che sia utile farlo con la segretaria, come già in altre occasioni. Lo dico da capogruppo in commissione prima che da membro della segreteria. Ho dato ampia disponibilità a trovare dei punti di condivisione. Come ho sempre fatto in tutti i passaggi parlamentari finora”
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