“Festina lente”, faceva dire Svetonio
all’imperatore Augusto. Affrettati lentamente, senza perdere la
lucidita’ della calma. Questo il principio a cui sembra
ispirarsi Alessandro Alfieri, senatore del Pd che siede al
tavolo del referendum contro l’Autonomia assieme ad
associazioni, partiti di opposizione, forze sociali. “Tutti con
uguale dignita’”, sottolinea Alfieri. Il tavolo si e’ riunito
per la prima volta lunedi’ scorso, mentre era gia’ in corso lo
spoglio dei voti delle amministrative. “La battaglia non si fa
da soli, si fa insieme”, spiega Alfieri interpellato dall’AGI:
“Bisogna organizzarsi bene per avere spazi fisici e on line che
ci consentano di raccogliere le firme necessarie al referendum”.
Una battaglia sulla quale pesano due incognite: il periodo
estivo che porta gli italiani lontani dalle citta’ e
dall’attualita’ politica; e il tempo. Le firme, 500 mila, vanno
raccolte entro il 30 settembre. Per questo, le forze impegnate
per la raccolta firme metteranno a disposizione, oltre che i
banchetti e – per le forze politiche – le feste di partito,
anche gli strumenti digitali. “La prima preoccupazione”,
sottolinea pero’ il dem, “e’ coinvolgere tutti i soggetti che
vogliono contrastare l’autonomia differenziata, un lavoro aperto
e partecipato. Stiamo muovendo i primi passi. Quella di lunedi’
e’ solo la prima di una serie di riunioni, torneremo a
confrontarci nei prossimi giorni, il dialogo sara’ continuo”.
Assieme al lavoro sulle firme, le opposizioni porteranno avanti
quello per coinvolgere nella battaglia cinque consigli
regionali. “Dobbiamo muoverci un passo per volta nella
consapevolezza che in una sfida complessa come questa non
bisogna fare fughe in avanti”, conclude Alfieri.


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