“Questa riforma è un baratto in cui ognuno ha presentato il proprio pezzetto, Fratelli d’Italia il premierato, la Lega un’autonomia differenziata che non ha nulla a che fare con l’autonomia e poi, appunto, Forza Italia con la riforma della giustizia, in omaggio al fondatore scomparso”. Lo ha detto in aula il senatore del PD Alessandro Alfieri, che ha aggiunto: “non è una riforma della giustizia ma un tentativo maldestro di riformare la magistratura”.
“Tutti noi, parlando con magistrati, avvocati e tutti coloro che operano nella giustizia, – ha proseguito il parlamentare dem – abbiamo richieste per una migliore efficienza del sistema, per più risorse, più cancellieri e funzionari amministrativi, e soprattutto per processi più veloci. Non trovo cittadini che mi pongono il tema della separazione delle carriere. Questa riforma va a incidere nel tessuto della Costituzione, senza un vero confronto con l’opposizione. È un precedente pericoloso poiché non verrà approvato alcun emendamento, quattro letture tutte uguali, una forzatura che rischia di far saltare la suddivisione dei poteri che è alla base delle democrazie liberali”.
“Siamo contrari a una riforma che porta a uno scontro di poteri che indebolirà il Paese. Anche molti esponenti del PD in passato si sono impegnati per la separazione delle funzioni dei magistrati, ma sono battaglie che non trovano nessun riscontro in un pastrocchio, che non affronta i nodi della giustizia e non aiuta minimamente ad affrontare le vere sfide che attendono l’Italia”, ha concluso Alfieri.


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