“E’ noto che a dicembre 2014 è scaduto il periodo di transizione per l’adeguamento alla Decisione Quadro UE del 2008 sul ‘Contrasto a talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia attraverso il ricorso agli strumenti del diritto penale’ e che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte chiarito che il negazionismo costituisce un abuso di diritto, non protetto dalla libertà d’espressione e di ricerca. L’obiettivo dei negazionisti è un conclamato obiettivo razzista, xenofobo e antisemita, volto alla riabilitazione del regime nazista e lesivo della dignità delle vittime”. Lo afferma la senatrice Pd Silvana Amati, prima firmataria del disegno di legge sul negazionismo.
“Oggi finalmente con l’approvazione di questa norma, si compie un piccolo passo di riparazione a opera del Parlamento italiano che votò nel 1938 le Leggi razziali. Un atto di contrasto concreto ai fenomeni di razzismo, xenofobia e antisemitismo e un necessario adeguamento, anche se con grande ritardo, alle altre democrazie europee. Ritengo che l’emendamento sostitutivo presentato dal senatore D’Ascola – conclude Amati – superi tutti gli ostacoli perché la norma possa concludere l’iter con una rapida approvazione alla Camera”.