Presentata un’interrogazione al ministro Pinotti
‘Le vaccinazioni sono uno strumento essenziale per il contenimento e l’eliminazione di alcune gravi malattie infettive. Si segnala tuttavia che numerose sono state le sentenze, anche recenti, sui presunti danni dovuti alle modalità di somministrazione delle vaccinazioni militari. Nella passata legislatura, anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito mise in evidenza il rischio che alcune modalità potessero determinare patologie. Per questo chiediamo al Ministro Roberta Pinotti che venga esercitata la massima attenzione rispetto ai possibili effetti di somministrazione multiple in tempi ravvicinati, specialmente al personale militare destinato a missioni, anche alla luce delle recenti sentenze’. Lo dichiarano la senatrice del Pd Silvana Amati, che ha presentato un’interrogazione al ministro della Difesa Roberta Pinotti, e l’onorevole del Pd Daniela Sbrollini, che ha presentato la stessa interrogazione alla Camera.
‘Sarebbe opportuno anche prestare attenzione alla completezza dell’anamnesi vaccinale, all’acquisizione del consenso informato e all’osservanza dei protocolli vaccinali dettati dall’Amministrazione della difesa e da quella della salute. Chiediamo anche al Ministro – concludono le parlamentari del Pd – di esaminare la possibilità di un intervento normativo per riconoscere come ‘vittime del dovere’ coloro che si sono ammalati o sono deceduti per accertate patologie causate da modalità di somministrazione dei vaccini durante il servizio militare, riconoscendo agli stessi e alle loro famiglie tutti i benefici previsti dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro’.

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