“Caro Santori,
Mi fa piacere che tu abbia deciso di candidarti nelle file del Pd a Bologna e che altre figure che animano le Sardine siano intenzionate a compiere scelte simili. Per due motivi principalmente. Perché molte persone che con te sono scese in piazza fanno parte o hanno già fatto parte dei democratici e soprattutto perché trovo sempre positivo che la fase di denuncia e di testimonianza appassionata nelle piazze trovi un’evoluzione nell’impegno all’interno delle istituzioni. Dove probabilmente avrai meno visibilità rispetto al periodo movimentista, ma avrai la possibilità di incidere concretamente sulle scelte che riguardano la tua comunità.
Non capisco invece, nel momento in cui maturate una scelta così importante, la necessità di compilare la lista dei buoni e dei cattivi dentro il PD. O perlomeno comprendo che lo facciate per prevenire critiche interne al movimento stesso. Ma le critiche in ogni caso arriveranno: immagino vi sia chiaro che la fase dei soli applausi è finita e quando si decide – come dite giustamente – di volervi sporcare le mani, gli errori sono dietro l’angolo e i risultati, che si ottengono solo con la quotidiana fatica della politica, non sempre ti vengono riconosciuti.
Meglio quindi giocare in squadra ed evitare di usare etichette del passato come una clava politica. Immagino non ti sfugga che le figure politiche provenienti dalla tua regione che hanno ricoperto o ricoprono i ruoli più importanti hanno lavorato con Renzi, così come hanno fatto alcuni dei più validi collaboratori della segreteria Letta.
Allo stesso modo ti inviterei a non avere pregiudizi verso i riformisti del Pd. Sono donne e uomini della comunità democratica che fanno i sindaci e gli amministratori locali, i volontari nelle feste del partito o danno una mano nei circoli. Insieme a loro consiglieri regionali e parlamentari che hanno fatto tante battaglie. Due anni e mezzo fa queste persone hanno deciso di prendere una strada diversa da Renzi. Convinti di prestare un servizio al partito che abbiamo contribuito a fondare garantendone il profilo plurale. Oggi siamo ancora più determinati nel perseguire questa scelta. Abbiamo ottenuto risultati importanti, così come abbiamo compiuto errori. Ne siamo consapevoli. Caro Santori, nella lista dei cattivi del PD con cui non volete dialogare ci sono anche alcuni di quelli che, insieme ai loro colleghi, stanno facendo i salti mortali per portare a casa il ddl Zan in una situazione complessa come quella del Senato e sempre tra questi cattivoni c’è chi sta curando il trasferimento da Kabul in Italia di migliaia di persone a rischio.
Mi permetto di ricordartelo perché uno dei principi fondamentali della comunità democratica é il riconoscimento e il rispetto reciproco. Spero tu lo possa apprendere velocemente e si possa ripartire da qui. In bocca al lupo a te e a tutti coloro che decideranno di impegnarsi nella nostra comunità!”. Così su Facebook il senatore del Pd Alessandro Alfieri, coordinatore nazionale di Base Riformista commenta alcune affermazioni di Mattia Santori che si candiderà nelle liste del Pd a Bologna.


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