“Bisogna decidere e decidere bene. Le primarie sono un’ottima soluzione per costruire un centrosinistra unito e ampio in grado di selezionare la miglior candidata o candidato possibile per competere alla guida di Roma. Per questo è necessario un programma comune che abbia tre solidi pilastri. Il primo è quello di un grande piano che affronti i mali della città per mettere Roma nelle condizioni di competere nel campo dell’innovazione con le altre capitali europee. Il secondo è l’aspetto concreto e operativo che attiene alla manutenzione della città per avere servizi funzionanti riordinando la macchina amministrativa che deve lavorare al meglio delle proprie possibilità e con trasparenza. In terzo luogo ci deve essere uno sforzo comune che impegni il Parlamento per una norma che riconosca in pieno, con i relativi mezzi, la funzione e i poteri speciali di Roma Capitale “. Lo dichiara la senatrice del Pd Monica Cirinnà.
“Di recente l’enciclica del Papa “Fratelli tutti” ha sfidato il mondo intero sul tema della povertà – aggiunge – Bisogna affrontare, senza ulteriori ritardi, il nodo delle periferie, dell’esclusione e delle tante solitudini e avviare un progetto di rigenerazione urbana e sociale senza precedenti. Su questi temi, come su quelli della transizione ecologica, della lotta alle disuguaglianze, dell’innovazione tecnologica e scientifica, della sicurezza, dello sport e dei trasporti, è giunto il momento di rompere gli indugi”.
“Le primarie servono proprio a questo – conclude Cirinnà – a confrontarsi con il corpo vivo della città a partire dalle associazioni e organizzazioni di volontariato, dal mondo del sociale, del civismo aperto e progressista così radicato nella nostra città. Le primarie del Noi, di un noi finalmente attento alla vita reale e al futuro di Roma”.


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