“Sul voto amministrativo ha pesato l’onda lunga del 4 marzo che non è certo esaurita. Questa volta non si può certo chiamare in causa una supposta responsabilità di Renzi, che evidentemente non c’è stata”.
Lo afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama in un’intervista a Fanpage.it (clicca qui per il testo integrale)
“Il Pd continua a perdere su un tema avvertito come centrale dall’elettorato- sottolinea il presidente del gruppo dem- quello dell’immigrazione e della sicurezza. Non siamo stati capaci nella comunicazione di smontare i rassicuranti slogan di Salvini. E dire che il governo Conte per ottenere risultati su Europa e migranti dovrà ripartire dalle posizioni di Renzi-Gentiloni e da quelle di Minniti”.
Secondo Marcucci “non ci sono soluzioni facili e non basta cambiare contenitore come suggerisce Calenda o mettere in sordina Renzi o Gentiloni o il reggente Martina,  continuiamo a pagare le continue divisioni, le discussioni sul prossimo leader da bruciare, una consolidata tendenza che abbiamo a farci male da soli”.
“Per invertire la tendenza di questa stagione-conclude Marcucci- serve concretezza, non serve dividersi sempre sui nomi, e soprattuto dobbiamo impegnarci in un confronto diretto, continuo, con l’elettorato, fuori dal Palazzo, e senza torri d’avorio”.

Ne Parlano