“Il ministero della Salute è consapevole della carenza di personale infermieristico nelle strutture sanitarie pubbliche, dovuta al blocco delle assunzioni disposto a partire dalla legge finanziaria 2007 e che ha colpito soprattutto le Regioni ad elevato squilibrio finanziario come Lazio, Campania, Calabria e Molise. Rispondendo ad una mia interrogazione nell’Aula del Senato, il sottosegretario alla Salute Faraone ha ricostruito le ragioni dell’attuale situazione e ha confermato l’impegno del ministero della Salute a valutare ulteriori interventi alla fine del 2017, quando si concluderanno le procedure concorsuali per le assunzioni di medici, infermieri e operatori sociosanitari, sbloccate con la legge 208/2015. Credo che la prossima legge finanziaria ed eventuali ulteriori provvedimenti ad hoc possano essere gli strumenti giusti per intervenire”. Lo dice il senatore del Pd Ignazio Angioni.
“Nell’interrogazione parlamentare – spiega Angioni – sottolineavo come la Federazione dei collegi degli infermieri abbia denunciato la perdita, negli ultimi 5 anni, di 7500 infermieri, con una carenza di organico stimata in 47 mila unità. Tutto ciò ha determinato carichi di lavoro eccessivi, con il drastico calo del rapporto numerico tra medici e infermieri. Nel rispondere alla mia interrogazione, il ministero ha chiarito di essere a conoscenza della situazione, dovuta alla situazione finanziaria delle Regioni che ha comportato il blocco delle assunzioni in sanità e di aver attivato una serie di provvedimenti, tra cui un progetto europeo per la stima del reale fabbisogno di personale nella sanità. La legge 208/2015 ha inoltre sbloccato in parte le assunzioni nel comparto, per permettere alle regioni di garantire i Livelli essenziali di assistenza. Al termine di queste procedure, che si concluderanno a dicembre 2016, il ministero – conclude Angioni – si è impegnato ad assumere, se necessario, ulteriori provvedimenti”.


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