‘L’autostrada Roma-Latina si farà: la rassicurazione è arrivata oggi in Commissione Lavori pubblici dal viceministro alle Infrastrutture, Riccardo Nencini. La sua presa di posizione spazza via qualsiasi dubbio sulla realizzazione di un’opera strategica per il territorio e l’economia del Lazio’. Lo scrive in una nota il senatore del Pd Bruno Astorre, in merito alle polemiche seguite al mancato inserimento nel Def tra le opere ritenute strategiche.
‘Insieme al collega Ranucci – continua Astorre – abbiamo sollecitato il viceministro sulla questione, nell’ambito del parere dell’VIII Commissione sul Documento di economia e finanza 2015. Nencini ha sottolineato l’impatto negativo che avrebbe la mancata realizzazione delle opere già in avanzato stato di definizione e al momento non inserite nel Def, e la Roma-Latina, per la quale c’è addirittura una gara in corso, è una di queste. Nel parere positivo approvato oggi dalla Commissione – conclude Astorre – si evidenzia infine come ci sia ‘la necessità di attendere la lista definitiva che sarà stilata all’esito del confronto tra il Governo e le Regioni, chiedendo anche un adeguato coinvolgimento del Parlamento’ e che ‘si dovranno tenere in particolare considerazione anche le opere, ancorché non incluse nell’allegato 3, la cui progettazione e realizzazione sia in avanzato stato di definizione, incluse quelle finanziate con il concorso di capitali privati’.
‘Insieme al collega Ranucci – continua Astorre – abbiamo sollecitato il viceministro sulla questione, nell’ambito del parere dell’VIII Commissione sul Documento di economia e finanza 2015. Nencini ha sottolineato l’impatto negativo che avrebbe la mancata realizzazione delle opere già in avanzato stato di definizione e al momento non inserite nel Def, e la Roma-Latina, per la quale c’è addirittura una gara in corso, è una di queste. Nel parere positivo approvato oggi dalla Commissione – conclude Astorre – si evidenzia infine come ci sia ‘la necessità di attendere la lista definitiva che sarà stilata all’esito del confronto tra il Governo e le Regioni, chiedendo anche un adeguato coinvolgimento del Parlamento’ e che ‘si dovranno tenere in particolare considerazione anche le opere, ancorché non incluse nell’allegato 3, la cui progettazione e realizzazione sia in avanzato stato di definizione, incluse quelle finanziate con il concorso di capitali privati’.