‘In casi come questi si dice sempre di essere sereni. Beh, io non lo sono.
Mentirei – afferma il senatore del Pd Bruno Astorre – se dicessi che non sono amareggiato, ferito, molto molto dispiaciuto per quanto emerge dalle notizie di stampa, non avendo avuto alcuna comunicazione dagli organi inquirenti. Sono amareggiato per la mia famiglia, per gli amici, per il Pd, per i tanti iscritti e militanti che sono già scioccati da una serie di inchieste che in queste settimane hanno dilaniato Roma, la politica e rimesso in primo piano la questione morale.
Sono certo, conoscendo il livello e la serietà della magistratura che sta indagando, che mi sarà fornita – mi auguro quanto prima – la possibilità di fare chiarezza sul mio operato, in qualità di consigliere regionale del Pd del Lazio e quindi di poter riacquistare quella serenità che oggi, anche sforzandomi, – conclude Astorre – non riesco ad avere’.

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