“Il decreto Omnibus, approvato ieri con
la fiducia del Senato, introduce misure inapplicabili contro la
pirateria televisiva, ampliando senza misura le responsabilita’
penali a una vasta gamma di soggetti, tra cui fornitori di
servizi internet (ISP), VPN e DNS. Le nuove norme impongono
l’obbligo di segnalare immediatamente alle autorita’ qualsiasi
attivita’ sospetta, con pene detentive per chi non ottempera a
tali richieste. Ancora una volta, di fronte a un problema vero,
si risponde non con soluzioni concrete ma aumentando le pene e
imponendo sanzioni sproporzionate, senza considerare i gravi
danni che queste misure potrebbero causare al settore delle
telecomunicazioni e dei servizi online, colpendo anche chi non
ha commesso alcun reato. Le associazioni di categoria segnalano
i rischi di sovraccaricare il settore con obblighi impropri e
insostenibili, oltre ai potenziali conflitti con le normative
europee sulla privacy. Inoltre, il timore di sanzioni indurra’
un eccesso di segnalazioni, sovraccaricando ulteriormente il
gia’ affaticato sistema giudiziario italiano. Per fare un
esempio, Google ha gia’ ricevuto quasi 10 miliardi di
segnalazioni, di violazione del diritto d’autore che con la
nuova legge dovranno essere gestite dalle autorita’ giudiziarie.
Anche Il Giornale, solitamente vicino alle posizioni
governative, ha evidenziato come questa norma possa rendere meno
appetibile l’Italia per chi desidera innovare. Chi verrebbe a
investire in un Paese dove, per un link a una partita di calcio
non segnalato, si rischia il carcere? Mentre la premier Meloni
viene premiata a New York dall’innovatore Elon Musk, la sua
maggioranza infligge un duro colpo all’attrattivita’ del sistema
digitale italiano, dimostrando una totale mancanza di
comprensione su come funziona la rete internet globale”. Cosi’ i
senatori del Pd Lorenzo Basso e Antonio Nicita.


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