“Il disegno di legge sull’intelligenza artificiale è l’ennesima, grandissima occasione mancata da questo Governo per rendere l’Italia protagonista della rivoluzione tecnologica che sta trasformando e sempre più trasformerà la società. Potevamo essere interpreti e guida in Europa, se ci fossimo fatti promotori di progetti come quello proposto dal Premio Nobel Giorgio Parisi con l’idea di un CERN europeo dell’IA. Invece, il Governo Meloni ha preferito affidarsi a tecnologie “degli amici”, rinunciando al ruolo di attore principale e relegando il nostro Paese a semplice spettatore.”
“Ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione senza precedenti, che impatterà ogni aspetto della nostra vita. Eppure, il Governo e la maggioranza hanno affrontato questa sfida con superficialità e miopia, comprimendo il dibattito in Aula e chiudendosi al confronto costruttivo. Il Partito Democratico ha avanzato proposte serie e concrete”
“Il testo del governo è disomogeneo, privo di strumenti chiari e delle risorse necessarie per sostenere lo sviluppo dell’IA in Italia. Ancora più grave è l’assenza di una visione strategica di lungo periodo, indispensabile per affrontare le sfide della competizione globale. Avevamo proposto l’istituzione di un’Autorità per l’Intelligenza Artificiale e le Neuroscienze, per garantire la tutela dei cittadini e una governance efficace dell’innovazione. Il Governo, invece, ha scelto la strada opposta, aumentando la frammentazione e alimentando un dannoso dualismo tra Europa e Stati Uniti.”
“Il PD ha votato contro questo provvedimento perché il futuro non si deve inseguire, ma anticipare. Oggi il Governo ha perso l’occasione di guidare il cambiamento e di garantire all’Italia un ruolo centrale nel panorama internazionale. A pagare il prezzo di questa miopia saranno i cittadini e il nostro intero sistema economico e industriale.” Così il senatore del Pd Lorenzo Basso, Vicepresidente commissione Ambiente e innovazione tecnologica in sede di dichiarazione di voto sul Ddl I.A..