“Oggi la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva, senza modifiche rispetto al testo uscito dal Senato, il progetto di legge che riconosce un sostegno concreto alle vittime dell’incuria e ai loro familiari. Un passaggio legislativo di straordinaria importanza, che sancisce un principio fondamentale: lo Stato non può e non deve voltarsi dall’altra parte di fronte a tragedie che si potevano e si dovevano evitare”. Lo dichiara il senatore del PD Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato e primo firmatario del ddl sulle “Disposizioni in favore delle vittime dell’incuria”
“Questa legge nasce dal dolore e dalla determinazione di chi ha vissuto sulla propria pelle le conseguenze di omissioni, negligenze e irresponsabilità -aggiunge – Il Ponte Morandi è il simbolo più drammatico di questa incuria, una ferita ancora aperta nella coscienza del Paese. Quella tragedia ha strappato 43 vite e con loro ha spezzato il patto di fiducia tra istituzioni e cittadini. Oggi, con l’approvazione definitiva di questa legge, diamo un segnale chiaro: le vittime non saranno mai più lasciate sole”.
“Il provvedimento – prosegue – introduce misure di sostegno economico per le famiglie delle vittime, indipendenti ed ulteriori rispetto ai risarcimenti, e consente di attivare ulteriori iniziative di solidarietà sociale. Un atto dovuto, che riconosce la responsabilità collettiva di uno Stato che deve farsi carico di chi subisce le conseguenze di scelte sbagliate, negligenze e colpevoli omissioni”.
“Desidero ringraziare il Comitato delle vittime, guidato con forza e intelligenza da Egle Possetti, per il coraggio e la determinazione con cui ha portato avanti questa battaglia di giustizia e memoria – conclude il senatore Basso – Questo risultato è prima di tutto loro, e a loro va il nostro rispetto e la nostra gratitudine. Oggi, con questa legge, il Parlamento afferma un principio di civiltà sociale e giuridica che non può più essere messo in discussione: lo Stato è e deve essere al fianco delle vittime dell’incuria”.


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