“L’intenzione di introdurre controlli sui contenuti social personali per bloccare i visti studenteschi, annunciato dall’amministrazione Trump, è un attacco diretto alla libertà di espressione e alla mobilità internazionale della conoscenza. Il Governo italiano non può restare in silenzio mentre anche studenti e ricercatori italiani rischiano di essere vittime di questo sopruso.”
Lo dichiara il senatore Lorenzo Basso, vicepresidente della Commissione Trasporti, Ambiente e Innovazione Tecnologica del Senato, da tempo impegnato per una strategia nazionale ed europea di governance democratica dell’innovazione.
“Non si tratta solo degli Stati Uniti. Anche in Italia abbiamo assistito a scontri istituzionali per affermare che le piattaforme digitali devono rispettare le leggi europee e italiane. Non per censurare qualcuno, ma per garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini italiani.”
“Quella contro la sorveglianza ideologica non è una crociata contro Musk o contro Trump: è una battaglia per impedire che una persona venga discriminata per ciò che legge, scrive o condivide online. Se oggi uno studente perde il visto per aver partecipato a una manifestazione per la pace o condiviso un simbolo, domani a chi toccherà?”
Il gruppo PD ha lavorato negli ultimi mesi con università, associazioni e attori della società civile su una proposta concreta: l’istituzione di un’autorità indipendente per l’AI che promuova l’innovazione ma al contempo vigili sull’impatto delle tecnologie emergenti, dall’intelligenza artificiale alle neurotecnologie, con il compito di difendere libertà, trasparenza e democrazia.
“Chiedo al Governo Meloni di prendere una posizione chiara, a tutela degli studenti italiani all’estero e della credibilità internazionale del nostro Paese. Tacere di fronte a discriminazioni così gravi non è prudenza: è un segno di debolezza e subalternità, incompatibile con il ruolo che l’Italia dovrebbe avere in Europa e nel mondo libero.”


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