“La pubblicità del gioco d’azzardo, nonostante il divieto previsto dalla legge, continua a diffondersi in rete e sui social network, colpendo soprattutto i minori e aggirando i controlli grazie a contenuti sponsorizzati, influencer, eventi sportivi e app non autorizzate. È tempo che il Governo smetta di voltarsi dall’altra parte e intervenga con urgenza. Sul caso gravissimo dello storico sito web dello scrittore per bambini Bruno Tognolini abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare urgente rivolta alla Presidente del Consiglio e ai ministri competenti. Il sito è stato acquisito da soggetti terzi e trasformato in un portale di promozione dell’azzardo, veicolando scommesse e slot machine contro la volontà dell’autore e sfruttando il suo nome e la sua reputazione costruita in oltre trent’anni di lavoro nel mondo dell’educazione”. Lo dicono i senatori del Pd Lorenzo Basso e Sandra Zampa del Partito Democratico.
“Tognolini è una vittima – affermano Basso e Zampa – Il suo nome viene oggi usato per attrarre genitori, educatori e minori verso contenuti che nulla hanno a che fare con i valori di cui è sempre stato portatore. È una truffa morale e digitale che va fermata subito. Il fatto che il sito sia registrato all’estero non può giustificare l’inazione. Le autorità italiane devono attivarsi in sinergia con i ministeri competenti per impedire la diffusione di contenuti che violano lo spirito e la lettera della legge italiana. Chiediamo che il governo agisca immediatamente per oscurare il sito, avviare una cooperazione internazionale e verificare l’esistenza di altri casi simili di usurpazione digitale a fini commerciali legati all’azzardo”. Nell’interrogazione, i due senatori dem chiedono inoltre “il potenziamento dell’attività di controllo e sanzione sui contenuti digitali promozionali dell’azzardo, in particolare sui social; un intervento presso i gestori di store digitali come Google e Apple affinché blocchino la promozione e l’indicizzazione di app d’azzardo; un piano di contrasto alla pubblicità occulta durante eventi sportivi, dove continuano a comparire loghi e marchi dell’azzardo online; la convocazione urgente di un tavolo interministeriale con AGCOM, ADM, il Garante per la privacy, enti locali e rappresentanti della società civile per rafforzare il sistema nazionale di prevenzione e tutela”.